venerdì 20 dicembre 2013

A Babbo Natale...

Carissimi viandanti, non voletemene, ma oggi non scriverò direttamente a voi, ma ad un personaggio che sta tanto a cuore ai bambini e che vive al Polo Nord.
Manco da quasi un mese (di nuovo), sempre per cause familiari (quest'anno sembrano non finire più i problemi), e mi sono dimenticata di scrivere la letterina a Babbo Natale. Ingenuamente l'altra notte ho pensato che se la pubblico sul blog, magari fa prima a vederla, evitando così le poste, altrimenti non arriverebbe in tempo. Potete leggere anche voi eh...

Caro Babbo Natale,
sono quasi quattordici anni che non ti scrivo una letterina decente, ma non ti preoccupare, mi è passata la fissa per le Barbie, quindi rilassati e non tempestare di ordini quei poveri elfi: quest'anno non devono andare a racimolare qualche bambola da Mattel all'ultimo minuto.
Non ho bisogno di giocattoli e ho abbastanza peluche da riempire una stanza.
Non ho bisogno di regali per sentire la gioia del Natale, non sono più una bambina, anche se a volte mi comporto come tale. Non ho bisogno di vedere tanti pacchetti sotto un albero addobbato per sentirmi amata e nel mio piccolo so di essere fortunata rispetto ad altre persone.

Quest'anno ti chiedo una cosa diversa. Quest'anno vorrei parlarti delle persone, di quelle che conosco e di quelle che non ho mai incontrato e di cosa desidero per loro. Certe cose bisogna lasciarle fare a Dio, ma una preghiera rimane sempre una preghiera e, chiunque la leggerà e l'ascolterà, avrà un mio augurio felice.
Per la mia famiglia desidero un po' di salute, tranquillità e riposo. Non ci troviamo uniti tutti assieme da svariati mesi e le ultime ricorrenze non siamo riusciti nemmeno a festeggiarle insieme, sempre per vari problemi, quindi per loro desidero la salute, l'unione, qualsiasi cosa che ci possa far ritrovare al più presto tutti in una stessa stanza, con la sola felicità di esserci uno per l'altro. Desidero la gioia della condivisione, per poter portare nel cuore e nella mente il ricordo di un momento felice e spensierato. Mi piacerebbe molto che potesse avvenire nel giorno di Natale, ma capisco anche che i miracoli non ti competono, quindi cerca di parlare con le alte sfere e di mettere una buona parola almeno per i giorni seguenti.
Per i miei amici, i miei fratelli e tutte le persone che hanno incrociato la mia strada desidero un po' di coraggio... non so perché, ma ho come la sensazione che il coraggio sia sempre meno. La paura di rischiare e di farsi male blocca la maggior parte di noi, ma servirebbe tanto un po' di coraggio per affrontare ciò che veramente si è e che si vuole, senza celarsi dietro a stereotipi che non valgono nulla.
Devi sapere caro Babbo Natale che oggi la solitudine fa paura, molta paura, e tantissime persone si nascondono dietro a maschere tutte uguali, come fossero confezionate e impacchettate, pronte all'uso. Mi piace pensare che queste persone, con l'aiuto del coraggio, in un futuro vicino abbandonino tali travestimenti, per diventare più veri, per diventare le persone autentiche che si intravedono appena. Cari amici, se state leggendo queste parole, sappiate che non ho nulla contro di voi, voglio solo che ognuno di voi si senta libero di esprimersi come meglio crede, senza paura, senza il timore dell'opinione altrui... tirate fuori il coraggio e fregatevene di quello che dice il resto della gente. Siate persone autentiche! Solo così resterete nel cuore delle persone. Progettate in grande! Lascerete impronte di voi nel futuro.
A voi auguro il meglio e so che ognuno di voi può diventare "grande" se crede in sé stesso! Magari adesso queste parole vi sembreranno vuote, ma forse con il tempo acquisteranno significato anche per voi.
Non per sembrare egoista, ma adesso parlo un po' per me.
Ho pensato molto a quello che potevo chiedere per me stessa e sono sicura di cadere nella banalità scrivendo le prossime righe.
Quest'anno ho raggiunto traguardi che mi sembravano impossibili, davvero, e di questo ne sono molto felice, ma in ogni storia c'è un "ma"...
Vorrei non dire quello che sto per dire, ma nonostante tutto l'affetto delle grandi persone che ho citato in questa lettera, spesso mi sento come se fossi un tassello dimenticato di un puzzle grandissimo, un tassello nascosto sotto a qualche mobile, tutto solo, che osserva il resto del puzzle ben formato e unito. Mi sento un po' fuori dal resto del mondo, quando in realtà sono parte di questo mondo. Ecco, desidero che quel tassello sia trovato, che venga tirato fuori da sotto il mobile (chissà che le pulizie di Natale portino fortuna) e che venga collocato al suo posto. Non mi interessa con quale legame, purché ve ne sia uno che mi faccia sentire una persona completa, non più in perenne attesa. Questo è quello che chiedo per me.
Augurandoti un buon riposo post-natalizio, ti mando un forte abbraccio.
Tua Silvia.

A voi cari viandanti auguro un Buon Natale!!



Nessun commento:

Posta un commento