martedì 1 ottobre 2013

Io, un'illusa che non si accontenta!

Buon pomeriggio viandanti! Questa mattina mi sono ritrovata a pensare e pensare, mentre stiravo un mucchio di vestiti ( non miei ) e ho realizzato con tristezza infinita che sono una persona illusa, spesso per colpa dei stessi libri che amo leggere. Vi spiego meglio... ieri notte ho finito di leggere " I ponti di Virgin River ", libro scritto dalla bravissima Robyn Carr e che fa parte di una specie di saga che ha come scopo quello di raccontare la storia degli abitanti di un piccolo paesetto di montagna: Virgin River per l'appunto.
Il libro in questione è il terzo volume di una serie, quindi una certa idea me la sono fatta e so anche cosa aspettarmi dagli altri libri che questa autrice ha scritto e che leggerò, nonostante i pensieri di questa mattina.
Sono sinceramente rimasta allibita dai personaggi maschili di questa autrice: si innamorano perdutamente e farebbero qualsiasi cosa per la donna che amano, rischierebbero addirittura la vita per lei ( un vero cliché ).
E da qui nascono tutte le illusioni di una ragazza come me, perché, in fondo, gli uomini di cui queste autrici scrivono ( di cui ho scritto anch'io ad esser onesta ) non li ho mai conosciuti o incontrati.
Cioè, se voi avete avuto l'onore di conoscere un uomo che è disposto a tutto per l'oggetto del loro amore, ditemelo! Magari ci sono le eccezioni, ma siamo sinceri, al giorno d'oggi gli uomini per la maggior parte preferiscono usarci come scudi piuttosto che rischiare la loro vita. All'inizio sembrano tutti innamorati perdutamente, almeno fino a quando non ci sentono parlare di parità dei sessi o di doveri domestici. Nei libri della Carr tutti gli uomini cucinano, lavano, sanno costruire case stupende, sanno essere amanti gentili e pazienti ( e su questo mi verrebbe da scrivere un post a parte, su cui per il momento mi trattengo ), mettono i bisogni dell'amata davanti ai propri ( ahahahaha... scusate, ma non sono riuscita proprio a trattenermi).
Siamo sincere ragazze, se voi conoscete qualcuno del genere, magari fra i 25 e i 35 anni, presentatemelo, tanto sono ancora single, non si sa mai  nella vita chi si può incontrare. Qualche personcina dai pregiudizi facili potrebbe dirmi che me la sono andata a cercare, che potevo anche fare a meno di leggere una storia del genere, perché tanto è un Harmony ed è ovvio che ci siano tutte versioni maschili idilliache. Potrei darvi perfettamente ragione e rispondervi che ogni tanto non fa male un romanzo d'evasione che permette a noi donne di sognare il " principe azzurro " ( non mi riferisco a quello di Cenerentola... tanto sappiamo tutti che il giorno dopo le nozze Cenerentola si è ritrovata a lavare i pavimenti del castello mentre gli uccellini continuavano a cantare ).  Poi ho pensato: non sarà che siamo noi donne spesso ad accontentarci di ciò che troviamo, smettendo di cercare? Conosco tantissime persone che lo fanno o che l'hanno fatto. Inutile dirvi che non sono una di queste persone, altrimenti non penserei a cose simili. Ho avuto le mie delusioni, come tutte credo, ma non erano delusioni inaffrontabili perché puntualmente dicevo a me stessa che "Tizio", "Caio", ecc ecc, non facevano per me: trovavo sempre un motivo per cui valeva la pena lasciarli andare per la loro strada. E nonostante tutto sono ancora alla ricerca dell'uomo perfetto, perfetto per me, quello del libro che non si spaventa alle parole "parità dei sessi" o "lavori domestici", uno che sappia rispettare i miei tempi senza mettermi fretta o che non ti faccia sentire un oggetto e una donna a giorni alterni, quando più gli comoda, in base all'umore con cui si è svegliato. Penserete che sono una rompi palle e vi direi che avreste assolutamente ragione... sono la prima a dirlo a me stessa, ma nonostante tutto non mi so accontentare delle mezze misure. Non ho paura della solitudine e preferisco essere un'illusa piuttosto di una persona che si accontenta, quindi lasciatemi dire: grazie Robyn Carr!!!
Un baciotto a tutti voi! :*

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