Buongiorno a tutti viandanti! Premetto che mi sono messa a scrivere questo post senza sapere esattamente di cosa parlare. Circa due settimane fa avevo la tentazione di parlarvi di "sogni", non quelli chiusi nel cassetto che ognuno di noi desidera si avverino, ma quelli che la nostra mente e il nostro subconscio producono durante la notte. Quei sogni, dal sapore talmente reale, da farci star quasi male al nostro risveglio o che ci fanno tirare un sospiro di sollievo. Due settimane fa mi sono svegliata con una pazzesca nostalgia riguardo un episodio particolare della mia vita e quindi anche per una persona, ma per ovvie ragioni non starò qui a raccontarvelo ( in verità non ve lo racconto solo per paura che la mia dolce dolce mammina lo possa leggere... a tal riguardo abbiamo già fatto troppi discorsi e questo potrebbe scatenarne uno ulteriore).
Ad ogni modo quel sogno mi ha fatto riflettere. Voi a questo punto direte "madonnina mia quanto pensa questa ragazza"!! Avreste pienamente ragione! Vi auguro solo di non dover mai entrare nella mia testa per viaggiare fra quei pensieri che si inseguono e quasi si scontrano... potreste perdervi, oppure rimanere intrappolati in uno splendido incidente.
Penso succeda a tutti di sognare persone lontane, che non si ha più occasione di vedere, credo... se non fosse così ditemelo che mi cerco un bravo analista! Il punto del discorso è questo: al mio risveglio, dopo il "fattaccio", sono stata presa da un'irrefrenabile nostalgia per una giornata intera ( e posso garantirvi che è poco piacevole). Poi, ripercorrendo il passato, i ricordi di quei momenti e anche le motivazioni di alcune scelte, la nostalgia se n'è andata. Ma ogni volta che capita, vien da pensare: e se... ?
Se fossero stati anni diversi? Se fossimo state persone diverse? Se... ?
Vi posso assicurare che i "se" non li ho avuti per tante persone. Di solito non mi guardo mai indietro dopo aver fatto una scelta, non me ne pento mai e vado avanti tranquilla, ma questo singolare episodio mi ha lasciata un pochino scottata, diciamo così. Ci sono stati episodi simili con altre persone, ma non hanno avuto lo stesso effetto: erano sempre momenti dimenticabili che non hanno lasciato segni indelebili. E ancora oggi mi ritrovo a fare mentalmente il fastidioso "confronto"... sbagliatissimo! Lo so bene, eppure non riesco a realizzarlo nella mia testa, come se ci fosse qualcosa di non concluso in tutto questo, come se fra me, quell'episodio e la persona interessata ci fosse ancora una porta aperta.
Non è un'ossessione e nemmeno un'idealizzazione, perché in entrambi i casi ci sono cose che ancora mi infastidiscono e che riconosco d'aver inquadrato per il verso giusto.
Forse, in quel dato momento, oggi mi comporterei in maniera diversa, ma oggi, solo oggi, con la consapevolezza di conoscere me stessa, ad anni di distanza. Quindi tutti i miei "se" vengono sempre dalla convinzione che certi avvenimenti capitano negli anni sbagliati e ci portano a far scelte che ci segnano un po' nella vita. Il giorno che smetterò di far confronti, sarà anche il giorno in cui approderò con la mia nave in un porto sicuro, gettando l'ancora, chiudendo quella famosa porta che in un qualche modo da parte mia è ancora aperta.
Ma ditemi voi se una persona deve impazzire così tanto per un solo sogno!
E voi, miei cari viandanti, avete mai fatto sogni che vi hanno fatto mettere in discussione le vostre scelte?
Vi auguro una buona serata e vi abbraccio!
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