Buonasera a tutti voi carissimi viandanti!
Scusate per l'assenza di queste ultime due settimane... mi sono presa una piccola pausa post-laurea e mi sono trasferita per una settimana a casa di mia "zia" vicino a Trento. Volevo scrivervi da là, ma è stata davvero ardua l'impresa e quindi niente post. Nel frattempo ho fatto da baby-sitter, un po' da sorella maggiore, un po' la figlia... insomma sono diventata parte integrante di una famiglia diversa dalla mia e devo dire che è stata un'esperienza alquanto interessante.
Sono tornata alla mia dimora questa domenica, ma fra lavoro e altro, trovo solo ora il tempo di scrivere due righe. Questa mattina, per l'appunto, sono stata in compagnia della nonna (l'unica nonna che mi sia rimasta e alla quale sono molto affezionata) e, mentre l'aiutavo con alcune faccende domestiche, abbiamo iniziato a parlare della sua vita fin da quando era piccola. Mi ha raccontato della Seconda Guerra Mondiale, quando era solo una bambina di 6 anni e dei bombardamenti dietro casa, mi ha parlato della sua adolescenza e di come a 29 anni si sia sposata.
Così ho iniziato a pensare: quante donne e uomini in passato si sono sposati, non per amore, ma per dovere?
E' un pensiero talmente distante dalla nostra realtà, dall'idea romantica che abbiamo dell'amore, un'idea che ormai dilaga e direi quasi spopola nella nostra generazione. E' giusto che sia così! Una coppia non dovrebbe mai accontentarsi di un pallido riflesso d'amore, magari confondendo questo grande sentimento con un forte legame d'amicizia. Quante coppie in passato non hanno mai conosciuto il vero amore? Quel sentimento un po' folle che ti fa smuovere mari e monti, quello che ti sfida ogni giorno a fare cose che non avresti mai pensato, quel vuoto nello stomaco quando si resta soli o quella passione senza freni che si prova assieme? Avete mai pensato quanti fra i vostri nonni o bisnonni si sono sposati per senso di dovere e non per vero amore? Eppure non è una cosa che succedeva secoli fa, stiamo semplicemente andando indietro di una o due generazioni.
Penserete che è folle da parte mia riflettere su cose simili, ma ringrazio ogni giorno il fatto di essere una donna che può prendere le sue decisioni autonomamente, che può decidere chi amare e come amare, che può decidere chi sposare o meno, con chi passare il resto della vita, se sola o in compagnia, una donna che può lavorare e non è più considerata una figura che deve dedicare la propria vita esclusivamente alla casa, ai figli e ai doveri che comporta l'essere una moglie. Non fraintendetemi, se dovessi trovare l'amore e l'uomo giusto con cui trascorrere la vita, sarei la prima persona ad esserne felice, la prima a pensare alla famiglia, ai figli e a tutto quello che comporterebbe una scelta del genere, perché sarebbe qualcosa nato dall'amore fra due persone che si sono scelte per il resto della loro vita...
Quando stasera, domani, dopodomani e ogni altro giorno del vostro "per sempre" terrete la persona che amate fra le braccia, sentitevi fortunati carissimi viandanti, perché possiamo godere di questo grande privilegio, perché oggi possiamo essere liberi di amare chi vogliamo!!
P.s.: Vi lascio ai vostri sogni e ai vostri pensieri, regalandovi le immagini di una statua e di un dipinto che per me esprimono tutto l'amore e la dolcezza del mondo! Un abbraccio a voi carissimi viandanti!
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