Buongiorno viandanti!
Come state?
Oggi vorrei discutere con voi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: la poca importanza che i giovani danno alla loro vita. Non mi soffermerò a parlare di tutti gli uomini e le donne che prendono la morte come via d'uscita in seguito a problemi finanziari e altro: in primis, non posso comprendere le ragioni di tale scelta perché sono giovane, per seconda cosa non so cosa significhi possedere un'azienda o una famiglia da mantenere, quindi mi astengo dal commentare le loro decisioni.
Lasciatemi spendere qualche parola però in merito ai giovani, ai quei ragazzini che trovano insopportabile il peso della loro vita e che il più delle volte decidono di prendere decisioni drastiche per pene d'amore o per offese altrui.
Non vorrei essere dura con queste persone, davvero, perché non posso nemmeno immaginare in quale baratro affondino le loro menti, ma non posso accettare l'idea che il giovane di oggi trovi tanto insignificante la propria vita. Siamo stati tutti dei ragazzi, abbiamo avuto tutti le nostre delusioni e penso che tutti siamo stati offesi dai compagni di scuola o dagli amici, chi più e chi meno. Lo dico perché sono stata una ragazzina e perché in quanto a giovane penso di essermele sentite dire tutte.
Vi racconterò un po' com'è stata l'infanzia di Silvia (alias Emma, alias IO).
Sono sempre stata una bambina/ragazza/giovane paffutella (ok, qualcuno può dire anche grassa, non mi offendo per certe cose). Alle elementari i bambini mi prendevano in giro per la mia ciccia: ci stavo male, ma pazienza. Alle medie mi prendevano ancora in giro per la ciccia ( per la serie "viva la fantasia" )e il lato più combattivo di me già all'epoca era spuntato fuori e quindi, alla parola "cicciona" o "grassa", avevo imparato a rispondere con un pungo, una sberla o un calcio. Non fate i moralisti: una bambina deve pur difendersi. A parole non ne ero capace, ma avevo questa predilezione per le botte... beh, hanno iniziato a rispettarmi un po' di più.
Alle superiori la storia è cambiata. Gli insulti e le offese riguardanti la "forma" ormai erano passate di moda, quindi si usava qualcosa di più: la tua vita sociale! Eh sì, se non avevi vestiti firmati, se non andavi in discoteca o se eri una persona che andava addirittura in chiesa, beh eri decisamente out. Io sono credente e quindi non ho alcun problema a dire che vado in chiesa tutte le domeniche e che canto nella mia parrocchia, anzi, lo faccio con gioia e ne vado fiera ( scusate la digressione ).
Ho trascorso tre anni ( e ripeto TRE ANNI) in camera mia a piangere, ogni santo giorno dopo scuola, perché i miei compagni avevano questo modo "affettuoso" di farmi sentire una vera disadattata, una persona da evitare. Non ho avuto ragazzi per tutto il tempo delle medie o delle superiori... per carità, nemmeno venivo considerata dal genere maschile.
Sto cercando di dirvi che ho avuto le mie delusioni, come tutti.
Questo, però, non è un motivo sufficiente per reputare una vita come insignificante!!
A volte vorrei proprio capire cosa spinge questi giovani a dire di no alla vita: si, mi sto riferendo a voi che pensate di non aver alcuna scelta!! La scelta l'avete, porca miseria!! (scusate l'imprecazione, di solito non mi arrabbio così, ma ho conosciuto una persona che ha deciso in tal modo per la sua vita e ancora non riesco ad accettarne l'idea).
Avete avuto una pena d'amore a 17 anni o a 25? Pazienza! Avete idea di quante persone ci sono al mondo e quante ancora dovrete incontrarne lungo la strada?
Qualcuno vi ha offeso? Mandatelo beatamente a quel paese! Se vi ha offeso, vuol dire che oltre ad essere immaturo non capisce una mazza! Non vorrete mica buttare via la vostra vita per degli stupidi, vero?
Questi non sono dei motivi validi per togliersi la vita! Non esistono dei motivi validi per togliersi la vita!
C'è uno scoglio da superare? Provate a parlarne con qualcuno, senza vergogna. Sono sicura che ognuno di noi abbia almeno una persona che ci tiene veramente a noi, con tutta se stessa: che sia un genitore, un famigliare, un amico e perché no, anche un ex ragazzo o una ex ragazza. Solo perché ci si è lasciati, non significa che non ci si voglia bene!
Vorrei davvero smettere di ascoltare notizie di giovani suicidi al telegiornale o di leggerne nelle testate giornalistiche. Quello che mi sconvolge di più è che oggi sembra sia diventata quasi una "moda" quella di suicidarsi. Non riesco nemmeno a pensare al come la sola idea vi sfiori la mente! Lo fate per fare un torto a chi vi ha ferito? Beh, state sbagliando metodo, sapete? Così fate solo del male a voi stessi e a chi vi ama! Volete fare un torto a chi vi ha fatto del male? Bene, realizzate voi stessi, superati i vostri limiti in campo artistico, letterario, scientifico... impegnatevi per essere persone riconosciute dal mondo per i vostri meriti. Questa sì che sarebbe una cosa da persone intelligenti!
Detto questo, penso di aver esaurito anche la rabbia, quindi vi lascio al vostro pomeriggio.
Un abbraccio cari viandanti! Vi voglio bene! :*
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